Manutenzione dell’ascensore: paga il proprietario o l’inquilino?

Le spese per la manutenzione dell’ascensore sono a carico del proprietario dell’immobile oppure dell’inquilino? Questa è una delle domande che chi decide di affittare un appartamento si pone più di frequente.
Esistono tuttavia leggi molto chiare in materia e che determinano con precisione quali spese spettano al conduttore quali, invece, al locatore.
Vediamole nel dettaglio.

Cosa dicono le leggi

La disciplina è normata dall’articolo 1576 del Codice civile che recita: «Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore. Se si tratta di cose mobili, le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore».

La legge 392/78 definisce nel dettaglio la ripartizione delle spese tra inquilini e proprietario, fornendo una serie di esempi tra cui compare anche quello dell’ascensore. Nell’articolo 9 si legge: «Sono interamente a carico del conduttore, salvo patto contrario, le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e all’ordinaria manutenzione dell’ascensore, alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell’aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine, nonché alla fornitura di altri servizi comuni».

La differenza tra spese ordinarie e straordinarie

Il testo è chiaro: le spese straordinarie sono a carico del locatore, vale dire il proprietario dell’immobile, mentre dovrà essere il conduttore, ovvero l’inquilino, a saldare le spese correnti.
Si definiscono ordinarie tutte quelle spese che concorrono al funzionamento e al mantenimento dell’impianto come, ad esempio, la pulizia dell’ascensore e la corrente elettrica.
Rientrano invece nel computo delle spese straordinarie tutti quegli interventi volti a migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’impianto come, ad esempio, l’installazione di un dispositivo per soddisfare le più recenti normative.

In che misura devono pagare i condomini

Fatto chiarezza su chi deve pagare, resta un’ultima questione: in che misura gli inquilini devono suddividere le spese per l’ascensore? Per calcolare l’esatta somma da corrispondere bisogna fare riferimento alla tabella millesimale dello stabile.

Le tabelle millesimali, infatti, rappresentano le quote di proprietà nel condominio che vengono espresse come rapporto fra il valore di ciascuna unità e il valore dell’intero edificio, fatto uguale a 1.000.
In poche parole, appartamenti di metratura più grande avranno un computo millesimale più alto e, di conseguenza, spese più onerose.

È bene ricordare che anche i proprietari degli appartamenti al piano terra dovranno pagare per l’ascensore e la cifra sarà calcolata sulla ripartizione millesimale del valore dell’immobile.